HITO

Nella ricerca della semplicità troviamo la complessità. In “Hito”, Akira Yoshida e Chey Jurado convivono come due amici, alla ricerca di qualcosa di semplice come vivere. Guadagnano vicinanza e sostegno, ma si allontanano anche.

Akira Yoshida ha iniziato la sua carriera come artista Breaking pluripremiato, prima di studiare danza contemporanea presso la Salzburg Experimental School of Dance (SEAD). Ha lavorato per diverse compagnie, tra cui QuieroTeatro, Hungry Sharks, Roberto Oliván Performing Arts, Physical Momentum, Lali Ayguadé Company, ecc. Ha co-creato i duetti Hito(con Chey Jurado), Gizaki(con Lali Ayguadé), The Inglorious Fortune Of Being A Performer(con Dunya Narli) e Ahotsak(con Ziomara Hormaetxe). Ha anche lavorato come assistente coreografico con Lali Ayguadé nella creazione dell’opera Shelterfor Verve Company. Le sue creazioni da solista includono Homee Burial Of The Bark.
Il seminario di Akira Yoshida si concentra sulla comprensione più profonda della distribuzione e del trasferimento del peso, sull’uso del rilassamento-tensione, sull’uso della gravità e su come tutte queste azioni lavorano insieme per rendere più efficiente e libero il movimento sopra il livello del suolo. Esplora anche le possibilità di creatività e libertà che scaturiscono dal controllo del peso e della gravità. Gran parte del lavoro riguarda la funzione del corpo e i suoi gradi di libertà, partendo dal suolo e procedendo verso l’alto.

Chey Jurado è un ballerino e performer con anni di esperienza nella cultura Hip Hop come concorrente in Redbull BC ONE, World Of Dance, I Love This Dance, ecc. Dal 2016, è stato coinvolto in progetti circensi e contemporanei, lavorando con rinomati Compagnie spagnole, come La Veronal, Roberto Olivan e Perfordance, acquisendo un approccio artistico diverso, che utilizza per valorizzare il proprio linguaggio.
La masterclass di Chey Jurado si concentra sulla trasformazione del movimento delle azioni quotidiane nei codici di danza di rottura, popping, acrobazie e danza contemporanea, attraverso l’uso dello spazio, del ritmo e del peso. L’idea principale è quella di sviluppare libertà e semplicità per creare materiale cinetico complesso e difficile.