LECTIO MAGISTRALIS DI MICHELE MIRABELLA

DESCRIZIONE

Prologo de:

Ma misi me per l’alto mare aperto

Ho sempre pensato che i libri non solo vadano letti, ma che, di loro, vada data testimonianza. Soprattutto se si tratta di opere teatrali o di quella tradizione letteraria che nacque per essere destinata alla scena, a cominciare dal balbettio dei giochi infantili fino all’impervio esercizio logico-poetico del palcoscenico parlante e vociante e cantante e danzante. Arte, comunque. Ho pensato, anche, che la parola scritta sia stata scritta non solo per essere letta e pronunciata, ma soprattutto per essere tramandata. Ma anche la parola trasferita nella diacronia della tradizione e della memoria collettiva.

Recitarla è il sublime di questa fatica che accomuna il lettore con l’uditorio. Dal lavorio dell’aedo che tramandava, interpretando, parole non scritte che tessevano nella memoria individuale vicende e azioni e altre aggiungendone nel vespaio fascinoso di nuove e inedite tessiture: e si inscenava il dramma. Il dramma: percorso obbligato da condividere con gli uditori che si trasformavano in spettatori perché accomunati dalla sublime fatica dell’interpretazione. Hic et nunc. Anche la letteratura va letta, eseguita, interpretata, come la musica. Intere sequenze poetiche possono dialogare con il ricamo dell’interpretazione del lettore la quale altro non è che il sentimento dell’arte letteraria, della narrazione, della poesia. La differenza tra la confusione noiosa e l’arte la fanno il piglio professionale, la passione dell’aedo, il lavorio dell’attore, la ridda di intenzioni che, della lettura, possano essere componente espressiva, strumentazione estetica, arnesi della esegesi del testo e di una fatica ermeneutica spontanea e intuitiva disposta ad essere accettata o criticata con candore o cipigli. Importa che la lettura e la recitazione restaurino il dialogo tra i lettori, ognuno dei quali abilitato ad una propria lettura messa, col cuore, a disposizione del prossimo come beata interferenza nel miracoloso rapporto dell’autore, di chi ha pensato, ordito e scritto, e il “lector”, attore che ridona vita all’opera ogni volta che la recita. Il regista, escogitato dall’ampiezza delle riflessioni culturali e di un faticoso studio degli strumenti espressivi che si sono dati convegno nel palcoscenico della moderna civiltà umana assume la faticosa, ma sublime e gioiosa fatica di armonizzare i talenti e le loro letture degli specifici artistici per tramandarle, dalla macchina viva e laboriosa della scena, nelle strade della nuova città dell’uomo. Ecco spiegata la ragione di questa lettura di qualche pagina di Dante, per esempio, qualche verso della Commedia e di qualche intromissione letteraria non solo coeva: congettura esegetica sostenuta da un percorso indagatore che esige la condivisione dai compagni di viaggio, del pubblico. La musica è prodotta da scelte beatamente arbitrarie: sonorità di ambienti diacronici rispetto alla trama della produzione poetica, ma accostata, proprio perché arruolata dalla historia cordis che abbiamo presunto di condividere con l’itinerario del poeta.

Gli approdi sono nelle onde di una poesia meravigliosa, porti sicuri e mai abbastanza perlustrati dai quali non fanno che fiorire nuove navigazioni. Insomma, anche io, oggi, ho messo me per l’alto mare aperto. Il mio mare aperto. Ognuno ha il suo. Questo mio è l’immenso, sfiancante, estatico amore per Dante Alighieri. E per il teatro.

Michele Mirabella

Costi e opzioni

6 novembre ore 18.30 – BITONTO, Teatro Comunale Traetta
Lectio Magistralis di Michele Mirabella
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili, previa prenotazione telefonica al n. 080.3751877 dalle ore 9 alle 13 – Biblioteca Comunale ‘Eustachio Rogadeo’.

7 novembre ore 18.30 – CISTERNINO, Teatro Comunale Paolo Grassi
Teatro Le Forche / OEDIPUS REX regia di Formigoni
Costo del biglietto € 5,00
I biglietti sono disponibili online sul sito www.vivaticket.com e la sera di spettacolo al botteghino del teatro dalle ore 17.30.

INFO
TEATRO PUBBLICO PUGLIESE
Tel. 080.5580195

CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19: NORMATIVA PER ACCESSO AGLI SPETTACOLI A PARTIRE DAL 6 AGOSTO 2021
A partire dal 6 agosto 2021, per partecipare agli spettacoli, è obbligatorio essere in possesso del documento d’identità e di una delle Certificazioni verdi Covid-19 (Decreto-legge 23 luglio 2021 , n. 105 – di cui all’articolo 9, comma 2 – https://bit.ly/3ln9qqI), un documento, digitale o cartaceo, emesso gratuitamente dal Ministero della Salute.

Attesta che la persona:
– ha completato il ciclo vaccinale (con due dosi) o ha ricevuto la prima dose o il vaccino monodose da almeno 15 giorni;
– ha contratto il Covid-19 e ha avuto esito negativo all’ultimo tampone (guarigione), negli ultimi sei mesi;
– ha effettuato un test molecolare o antigenico rapido con esito negativo, nelle ultime 48 ore.

Per maggiori informazioni sul come ottenere la Certificazione verde Covid-19: https://www.sanita.puglia.it/

06
Sabato
Novembre
18:30

DETTAGLI

INFO E CONTATTI

  • TEATRO PUBBLICO PUGLIESE

    Tel. 080.5580195

06
Sabato
Novembre
18:30

DETTAGLI

DESCRIZIONE

Prologo de:

Ma misi me per l’alto mare aperto

Ho sempre pensato che i libri non solo vadano letti, ma che, di loro, vada data testimonianza. Soprattutto se si tratta di opere teatrali o di quella tradizione letteraria che nacque per essere destinata alla scena, a cominciare dal balbettio dei giochi infantili fino all’impervio esercizio logico-poetico del palcoscenico parlante e vociante e cantante e danzante. Arte, comunque. Ho pensato, anche, che la parola scritta sia stata scritta non solo per essere letta e pronunciata, ma soprattutto per essere tramandata. Ma anche la parola trasferita nella diacronia della tradizione e della memoria collettiva.

Recitarla è il sublime di questa fatica che accomuna il lettore con l’uditorio. Dal lavorio dell’aedo che tramandava, interpretando, parole non scritte che tessevano nella memoria individuale vicende e azioni e altre aggiungendone nel vespaio fascinoso di nuove e inedite tessiture: e si inscenava il dramma. Il dramma: percorso obbligato da condividere con gli uditori che si trasformavano in spettatori perché accomunati dalla sublime fatica dell’interpretazione. Hic et nunc. Anche la letteratura va letta, eseguita, interpretata, come la musica. Intere sequenze poetiche possono dialogare con il ricamo dell’interpretazione del lettore la quale altro non è che il sentimento dell’arte letteraria, della narrazione, della poesia. La differenza tra la confusione noiosa e l’arte la fanno il piglio professionale, la passione dell’aedo, il lavorio dell’attore, la ridda di intenzioni che, della lettura, possano essere componente espressiva, strumentazione estetica, arnesi della esegesi del testo e di una fatica ermeneutica spontanea e intuitiva disposta ad essere accettata o criticata con candore o cipigli. Importa che la lettura e la recitazione restaurino il dialogo tra i lettori, ognuno dei quali abilitato ad una propria lettura messa, col cuore, a disposizione del prossimo come beata interferenza nel miracoloso rapporto dell’autore, di chi ha pensato, ordito e scritto, e il “lector”, attore che ridona vita all’opera ogni volta che la recita. Il regista, escogitato dall’ampiezza delle riflessioni culturali e di un faticoso studio degli strumenti espressivi che si sono dati convegno nel palcoscenico della moderna civiltà umana assume la faticosa, ma sublime e gioiosa fatica di armonizzare i talenti e le loro letture degli specifici artistici per tramandarle, dalla macchina viva e laboriosa della scena, nelle strade della nuova città dell’uomo. Ecco spiegata la ragione di questa lettura di qualche pagina di Dante, per esempio, qualche verso della Commedia e di qualche intromissione letteraria non solo coeva: congettura esegetica sostenuta da un percorso indagatore che esige la condivisione dai compagni di viaggio, del pubblico. La musica è prodotta da scelte beatamente arbitrarie: sonorità di ambienti diacronici rispetto alla trama della produzione poetica, ma accostata, proprio perché arruolata dalla historia cordis che abbiamo presunto di condividere con l’itinerario del poeta.

Gli approdi sono nelle onde di una poesia meravigliosa, porti sicuri e mai abbastanza perlustrati dai quali non fanno che fiorire nuove navigazioni. Insomma, anche io, oggi, ho messo me per l’alto mare aperto. Il mio mare aperto. Ognuno ha il suo. Questo mio è l’immenso, sfiancante, estatico amore per Dante Alighieri. E per il teatro.

Michele Mirabella

Costi e opzioni

6 novembre ore 18.30 – BITONTO, Teatro Comunale Traetta
Lectio Magistralis di Michele Mirabella
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili, previa prenotazione telefonica al n. 080.3751877 dalle ore 9 alle 13 – Biblioteca Comunale ‘Eustachio Rogadeo’.

7 novembre ore 18.30 – CISTERNINO, Teatro Comunale Paolo Grassi
Teatro Le Forche / OEDIPUS REX regia di Formigoni
Costo del biglietto € 5,00
I biglietti sono disponibili online sul sito www.vivaticket.com e la sera di spettacolo al botteghino del teatro dalle ore 17.30.

INFO
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Tel. 080.5580195

CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19: NORMATIVA PER ACCESSO AGLI SPETTACOLI A PARTIRE DAL 6 AGOSTO 2021
A partire dal 6 agosto 2021, per partecipare agli spettacoli, è obbligatorio essere in possesso del documento d’identità e di una delle Certificazioni verdi Covid-19 (Decreto-legge 23 luglio 2021 , n. 105 – di cui all’articolo 9, comma 2 – https://bit.ly/3ln9qqI), un documento, digitale o cartaceo, emesso gratuitamente dal Ministero della Salute.

Attesta che la persona:
– ha completato il ciclo vaccinale (con due dosi) o ha ricevuto la prima dose o il vaccino monodose da almeno 15 giorni;
– ha contratto il Covid-19 e ha avuto esito negativo all’ultimo tampone (guarigione), negli ultimi sei mesi;
– ha effettuato un test molecolare o antigenico rapido con esito negativo, nelle ultime 48 ore.

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