CONDIVIDI:
17/05/2023 di Alessandra Gaeta

FIRST LOVE e BEST REGARDS 

Due spettacoli di Marco D’Agostin

Pubblico e performer: due lati della stessa medaglia

Generazione millennial, premio UBU come miglior performer under 35 e artista associato del Piccolo Teatro di Milano, questo è il bigliettino da visita del danzautore di Valdobbiadene Marco D’Agostin. Un artista poliedrico che vede tra i suoi maestri i più celebri del panorama delle arti performative, per citarne alcuni l’israeliana Yasmeeen Godder, Alessandro Sciarroni vincitore del Leone d’Oro per la Danza alla Biennale di Venezia, Tabea Martin e Claudia Castellucci. 

Principalmente il suo lavoro si interroga sul ruolo e sul funzionamento della memoria, ponendolo al centro della relazione tra performer e spettatore, e in questo riesce benissimo. Di fatti nei due spettacoli, ospitati il 24 e 25 aprile scorso all’interno della cornice del DAB (Danza A Bari) stagione di danza del Teatro pubblico pugliese, riceviamo materialmente due inviti alla scena, come a evento personale. Una lettera in apertura del primo spettacolo First Love e una lettera di chiusura per Best Regards, secondo spettacolo. La prima lettera che riceviamo dice: aprimi prima che inizi; poi un adesivo sia sulla parte esterna, che al suo interno, una cartolina con il testo della canzone di Adele (che sarà l’apertura del lavoro, in playback) e una foto che ritrae D’Agostin bambino al fianco di una donna bionda, Stefania Belmondo, ex fondista italiana. Subito tutti contenti di ricevere questi cadeau, non capiamo però chi sia questo first love, dunque questo primo amore, fino a quando il performer inizia la discesa/ascesa mozzafiato tra voce, corpo e cronaca. Allora dispiega le braccia e inizia la sua danza, in una scena completamente glabra, vestito con un paio di jeans, una t-shirt color ocra con le maniche nere, il tappeto danza bianco e luci fisse. Fin dal primo istante restiamo ancorati alla sua voce che prende le redini della performance recitando perfettamente ogni parola della cronaca di una delle gare vinte da Stefania Belmondo, senza mai perdere la connessione con il corpo e con ogni suo centimetro vitale. L’utilizzo dello spazio scenico è davvero sapiente e oculato, si muoverà prima in proscenio, poi ci porterà dentro il lavoro sulla memoria con una piccola parentesi alla sua piccola gara da bimbo, e si sposterà sul lato sinistro della scena, per poi finire sul fondale anch’esso bianco, alla destra del palco: un vero e proprio zig-zag. Infine, colpo di scena, la neve che cala dall’alto.

Tornando invece al secondo spettacolo, Best Regards, siamo evidentemente in un altro tentativo di coinvolgimento del pubblico. Qui la sottile differenza, dopo il discorso iniziale, in cui D’Agostin dichiara di essere stato al Kismet nel 2012 con Spic e Span, altro suo lavoro scritto con le autrici Nardin e Foscarini, ci trasmette la volontà di cantare e forse anche un po’ far cantare il pubblico. Il lavoro prende le mosse ancora una volta una lettera, scritta da Wendy Houston indirizzata a Nigel Charnock, ormai defunto, mai recapitata e trovata nel web dallo stesso autore. Charnock è stato uno dei fondatori della celebre compagnia DV8 negli anni ’80, per poi proseguire da solo e creare una carriera fatta di assoli ed energia esplosiva, definita tra le altre cose “too much”. Questo spettacolo ci riserva un contesto smisuratamente POP, per cominciare dal fondale con la tenda che si illumina a tempo con le parole della canzone, che sarà poi il leitmotiv di tutto lo spettacolo, inizia con il testo della lettera che si intreccia con il testo della canzone e di lì la partitura corporea, la partitura casuale e di instant-composition creata live dal perfomer. Diversi sono gli elementi che concorrono a essere partecipi di questo show, sì è proprio uno show, da una parte la voglia del protagonista D’Agostin di rievocare Charnock, che è stato anche il suo maestro, in maniera distaccata, senza la pretesa di essere lui, riprendendo un po’ da lui la volontà di essere un ‘entertainer’; infatti, la sensazione a metà della performance è quella di essere in un one man show. Zerbini con scritte ‘welcome’ si alternano a scettri da Sailor Moon, bottiglie di champagne che stappandosi generano coriandoli e stelle filanti, scena accuratamente pensate da Simone Spanghero e Andrea Sanson, che insieme al sound di LSKA ci fanno ora sorridere, ora intonare una celebre canzone del repertorio anni ’80 e ’90, tutto ben costruito e improvvisato fino a quando il microfono non viene rivolto verso il pubblico come a dire e ora tocca voi. E con le parole della canzone you are the dark, i see the stars, see the stars… lascia la scena e il pubblico resta li a sognare e cantare a bassissima voce, quasi timido di poter entrare a far parte del sogno di qualcun altro.

Infine, la lettera di Chiara Bersani a chiudere il lavoro, arrivatagli esattamente il 25/04/23 li, nella sede del teatro Kismet.

Due spettacoli molto diversi per la loro costruzione e per impianto scenico, di certo vediamo fin da subito la centralità del lavoro che l’autore Marco D’Agostin cuce tra voce e corpo, passa dall’essere un perfetto cronista danzante a essere un altro da sé che torna spesso al contatto con il pubblico. Nel corso dei due spettacoli ha sviluppato davvero una linea sottile tra quello che era la scrittura fisica e quello che stava quasi ripassando in quell’istante stesso, una astrazione che si costruisce e si auto-decostruisce nel momento in cui la si realizza. Questo dovrebbe fare sempre la danza contemporanea.

Social

Inizia a seguirci sui nostri canali Social:

Newsletter

Vuoi ricevere informazioni su tutti gli spettacoli in programma nel circuito TPP? Vuoi sempre essere aggiornato sui nostri progetti e sulle offerte speciali che riserviamo ai nostri spettatori?

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale

ISCRIVITI

MyTPP

Con MyTPP puoi creare la stagione che fa per te!

Usa il cuore e scegli gli spettacoli che vorresti vedere. Crea il tuo cartellone e rimani sempre aggiornato su eventi collaterali e offerte speciali del Teatro Pubblico Pugliese.

La tua sarà una stagione unica!

Personalizza la tua agenda

REGISTRATI ORA