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13/11/2023 di Federica Longobardi

LE STELLE BARESI DELLA DANZA AL PICCINI

Serata di stelle baresi della danza, è questo il titolo dello spettacolo presentato al Teatro Piccinni di Bari, per celebrare la danza. Molto spesso quest’arte viene sottovalutata, questo è normale se non si ha mai danzato prima. Ma, se quelle persone provassero a ballare capirebbero che al suo interno c’è un mondo nascosto: la danza è il linguaggio dell’anima e del corpo, attraverso essa possiamo esprimere al meglio quello che proviamo, senza utilizzare le parole. È come se entrassimo in un’altra dimensione, manifestando il nostro vero essere e la nostra vera natura.

Affidata a Domenico Iannone, direttore artistico della Compagnia AltraDanza, la prima parte della serata è dedicata al Progetto di Premiazione e Valorizzazione delle Scuole di Danza del Comune di Bari con l’assessora alla Cultura Ines Pierucci e col Teatro Pubblico Pugliese.

“Quando le parole finiscono, inizia la danza”: sono queste le parole con cui l’assessora accompagna la sua presentazione, prima della consegna dei premi.

I vincitori del contest Premio Danza al Piccini sono:

-Scuola Opificio delle arti Danza e Musica (Bitonto) – Nel blu dipinto di blu, coreografia di Graziana Putignani

-Scuola ASD Accademie Danzart (Modugno) – Semplicità complessa, coreografia di Rosaria Loconte e Fabrizio Natalicchio

-Giordano Signorile della Scuola di danza Giava (Triggiano) – Tempory life, coreografie Fausto Policarpo

-Marica Lisco dell’accademia dello spettacolo Unika (Bari) – Out of my mind, coreografie di Sabrina Speranza

Il direttore Iannone ha realizzato appositamente per questa serata due coreografie, che precederanno l’ingresso dei protagonisti di questa serata danzante: Giordano Signorile con una variazione del Don Chisciotte e un estratto da La Settima di Beethoven dalle danzatrici e danzatori della Compagnia AltraDanza.

Ed ecco che, dopo quest’introduzione salgano sul palco le Stelle Baresi:

-Antonella Albano (prima ballerina del Teatro alla Scala)

-Alessio Passaquindici (étoile del Ballet Nice Meditérranée)

-Alessio Rezza (étoile del Teatro dell’Opera di Roma)

-Teresa Strisciulli (prima ballerina del Corpo di Ballo dell’Arena di Verona)

Sul palco vedremo alternarsi, dai passi a due agli assoli, dal contemporaneo al classico: Antonella Albano e Massimo Garonin con Metamorfosi passo a due dal Lago dei Cigni di Tchaikovsky; Alessio Rezza nell’assolo Les Bourgeois con musiche di Jacques Brel; Teresa Strisciulli e Gabriele Consoli Who Cares About the Bluebirds Sing con le musiche di Ezio Bosso e Alessio Passaquindici con Alba Cazorla Luengo in un pas de duex da Coppelia coreografie di Eric Vu An.

È stato davvero emozionante vedere ragazzi così giovani mettersi alla prova su un palco così immenso. È un grandissimo traguardo sia per loro, che per gli insegnanti. Non esiste nulla di più bello per un maestro che ammirare i propri allievi; i quali con il loro impegno riescono ad utilizzare gli elementi che gli sono stati dati, facendoli propri, per produrre un movimento, armonioso con padronanza, musicalità e presenza.

Questo spettacolo non va solo guardato, ma anche osservato in tutto e per tutto. Questo perché quello che vediamo sul palco non è tutto quello che c’è dietro lo studio di quella determinata coreografia. È importantissimo sentire il gruppo e la musica, quasi come per diventare tutt’uno. Ballare richiede l’abbinamento del corpo alla musica e di sincronizzare i movimenti con il ritmo e, inoltre, influisce sul modo in cui pensiamo e interagiamo con l’altro.

Dal palco emergono una miriade di emozioni, da parte di danzatori e danzatrici delle scuole di danza, fino ad arrivare alla meraviglia delle Stelle Baresi.

Mi è difficile parlare delle esibizioni viste, perché la danza parla da sola. Ho trovato affascinante la connessione che c’era per i passi a due, in particolare il Lago dei Cigni. Si vedeva chiaramente come utilizzavano la comunicazione non verbale: attraverso sguardi, passaggi, mani che si intrecciano si riesce a leggere i legami emotivi e sociali che si formano fra loro. Dal contemporaneo si è passato al classico, utilizzate anche le scarpette da punta. È incredibile vedere quanto possa sembrare semplice farlo, ma in realtà richiede un lavoro grandissimo.

In modo particolare, l’esibizione di Alessio Rezza mi ha lasciata senza parole per la sua indescrivibile bravura. Lui è stato nominato étoile a sorpresa alla fine di uno spettacolo dal sovrintendente e dalla direttrice Eleonora Abbagnato. “La danza è sempre stata una mia certezza. Non ho mai voluto mollare, ho sempre e solo cercato il posto in cui stare, dove trovare il mio spazio” dice in un’intervista.

Alla conclusione della serata, vengono consegnate le targhe per omaggiare le Stelle. Sul palco ammiriamo tutte le persone che hanno partecipato a questo spettacolo. È stato un momento toccante vedere tutti sul palco così emozionati e felici, quasi abbracciati dall’applauso caloroso del pubblico. Bastava solo guardarli per percepire la loro felicità. Con loro Lucia Ileana Sapone, responsabile Ufficio Stampa del TPP, l’assessora Ines Pierucci, Domenico Iannone e Gemma DI Tullio, responsabile attività danza del TPP.

Invitati poi sul palco i giudici del contest, e inoltre è stato salutato anche Ezio Schiavulli che per motivi di lavoro non ha potuto essere lì. Ognuno di loro esprime il proprio pensiero sulla danza. La danza è arte, comunicazione, passione, disciplina, libertà.

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